Quando le persone si rivolgono a me?
Le persone arrivano in momenti particolari della loro vita: quando sentono che qualcosa non va, o che qualcosa richiede d'essere ascoltato, compreso. Spesso sono momenti di crisi, di confusione, di svolta. Altre volte, è una domanda che insiste o un disagio che si fa sentire in modi diversi
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Cosa le conduce nello spazio di cura?
A volte è una voce sottile, altre volte è un richiamo forte, quasi insostenibile. Spesso questa intensità nasce da una parte di sé che è rimasta inascoltata troppo a lungo. A volte si presenta con un sintomo: ansia, insonnia, attacchi di panico, disagio nel corpo. A volte è un evento: una separazione, un lutto, un cambiamento improvviso. A volte è un’emozione che non si placa o che non riesce ad esprimersi: rabbia, tristezza, paura, senso di smarrimento, mancanza di senso. È il momento in cui qualcosa chiede di essere visto e ascoltato.
Cosa facciamo insieme?
Nel tempo e nello spazio che dedichiamo all’ascolto, alla loro comprensione: attraverso il dialogo e diverse pratiche, queste parti possono finalmente esprimersi, fare spazio, portando i loro preziosi messaggi guida.
Cosa accade poi?
Quando ciò che è dentro trova ascolto, a volte possono nascere una nuova curiosità per sé, per la vita, un senso di direzione, una possibilità. Il disagio e le difficoltà possono trasformarsi. E con loro, anche il modo di essere nel mondo.